La musica ebraica tra permessi e divieti nei commentari medievali

View/ Open
Author
Fubini, Enrico
Publisher
UCOPressDate
1999Subject
Música judíaPensamiento medieval
Hebrew music
METS:
Mostrar el registro METSPREMIS:
Mostrar el registro PREMISMetadata
Show full item recordAbstract
Nella storia del pensiero ebraico si trovano indicazioni che possono sembrare contraddictorie sui valore
della musica e del canto. Divieti rigorosi si altemano a spiragli di permessi e a volte anche a esortazioni e
prescrizioni vigorose circa l'uso del canto. Generalmente il pensiero di tendenza razionalistica tende a vietare
Ia musica, soprattutto nei suoi usi profani, e non solo per illutto perenne dovuto alia distruzione del ternpia
rna anche un caracttere intrinsecamente lascivo della musica stessa. n pensiero mistico tende invece a considerare
Ia musica e soprattutto il canto como una forma di elevazione spirituale insostituibile. Le Zohar, il
grande testa del misticismo ebraico medievale, considera Ia musica como qualcosa di esoterico, di strettamente
connesso con l'estasi mistica, con Ia profezia e comunque con Ia tensione verso el divino. In the history of the Hebrew Thought there are some points about the value of music and chant wich can
seem contradictory. Generally speaking, the rationalistic thought tends to forbid music, especially in profane
uses because of its lascivious character. On the contrary, mystical thought tends to considerer music and chant
as a way of spiritual rising. The Zohar, the great book of the Hebrew medieval mysticism, considers music as
an esoteric thing related wich mysticism and prophecy