Le immagini del rimorso nella Cognizione del dolore di Gadda
The images of remorse in Gadda’s La cognizione del dolore
Autor
Garosi, Linda
Editor
Ediciones ComplutenseFecha
2012Materia
Letteratura e fotografiaLa cognizione del dolore
Carlo Emilio Gadda
Romanzo italiano del Novecento
Literature and photography
20th century Italian Novel
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Il presente articolo affronta l’analisi di un aspetto peculiare del romanzo La cognizione del dolore di Carlo Emilio Gadda. È nostro proposito mettere in evidenza il nesso di unione che lega le fotografie possedute dall’autore e alcune sequenze del romanzo. I ritratti fotografici, che preservano intatto il ricordo dei cari affetti perduti, in particolare quello del fratello, si ritrovano incastonati nella superficie testuale. Rivelano così la funzione extratestuale che svolsero ai fini dell’esatta evocazione memoriale compiuta dallo scrittore. Inoltre, rimandano alla presenza pulsante di una serie di infratesti autobiografici sottesi alla scrittura. Le immagini del passato, oggetto in esame, riaffiorano nella mente del protagonista unite a oscuri rimorsi che alimentano ulteriormente l’alienante dolore di Gonzalo. Queste paiono delineare una prospettiva che consente di risalire ai motivi di quel profondo malessere intorno al quale si tesse, “opacizzandolo”, il discorso narrativo. The present article analyses a peculiar aspect of Carlo Emilio Gadda’s La cognizione del dolore. It is our aim to highlight the link between the photographs belonging to the author and some fragments of the novel. The photographic pictures, particularly his brother’s, that keep intact the memory of the lost beloved ones are inserted in the textual surface of the novel. This fact responds to a paratextual function of photographs in order to support the author’s remembrance of past events as well as the existence of autobiografical sub-texts that are at work throughout the novel. The past images we refer to are brought to the present by the main character’s mind together with obscure remorses that nourish his alienating pain. In brief, they seem to draw a perspective from which it is possible to trace the reasons of the deep unease which is the real objet of a quite inscrutable narrative discourse.